Momento Presente:

La specie umana è l'unica che riesce a trascorrere buona parte del tempo lontana dall’esperienza che il corpo sta facendo e passando molto tempo in una realtà che non esiste: il passato, che è già finito e che viene rivisto e modificato continuamente, e il futuro, che non è ancora accaduto e che molto difficilmente sarà proprio come lo stiamo immaginando.
Mark Twain, lo scrittore, esprimeva bene il concetto dicendo qualcosa del tipo “la mia vita è stata un susseguirsi di disastri, molti dei quali non sono mai accaduti”

E’ chiaro che la capacità di riflettere sul passato e la capacità di pianificare e ragionare sono attività di grande valore. Ma l’uso scorretto, potremmo dire, di queste capacità della mente ha un alto costo emotivo.

I ricercatori Killingsworth e Gilbert (2010) hanno condotto uno studio su un campione di oltre 15.000 persone, fra i 18 e gli 88 anni, distribuiti su 83 paesi nel mondo. Utilizzando un’applicazione web per iPhone, più volte al giorno alle persone venivano poste delle domande sul loro stato mentale (presente a quello che stava accadendo oppure distratti) e sul loro stato d’animo (benessere-malessere, su una scala da 0 a 100).
Da questo studio sono emersi 3 punti principali:
  • La mente tende a distrarsi (mind wondering) molto facilmente, indipendentemente dell’attività in cui la persona è coinvolta: circa il 47% delle volte.
  • Lo stato d’animo è generalmente meno piacevole quando si è in uno stato di distrazione, mentre c’è maggiore benessere quando si è in uno stato di presenza, consapevoli di ciò che sta accadendo, indipendentemente dal fatto che i pensieri e l’esperienza siano piacevoli o spiacevoli. Essere presenti, al di là del contenuto, genera maggiore benessere. Questo suggerisce quindi che la distrazione possa essere la causa piuttosto che l'effetto del sentirsi meno sereni.
  • Lo stato della mente (distrazione/presenza) è alla base di felicità o di infelicità più di ciò che le persone fanno o che gli accade.
Questo ci mostra come la felicità non sia il risultato di circostanze esterne della vita ma di stati interni, legati allo stato della mente e alla qualità della consapevolezza. Abbiamo circa 12.000-50.000 pensieri al giorno e sembra che il 95% siano più o meno gli stessi….